Diario
di viaggio di cinque astrofili: la spedizione
"improvvisa"
di sabato 13 febbraio 1999
da
sinistra: Salvo Spampinato, Meade Lx 200, Gianfranco Strano, Emilio Lo
Savio, Concetto Sciuto,
Giuseppe
Marino, montatura Mizar
Temperatura
minima= -10° C
Abbiamo beccato
un freddo pazzesco:
alle 18,
quando siamo arrivati sul posto, la temperatura era di 5.6 gradi
sottozero.
Il picco minimo e' stato raggiunto a mezzanotte
circa con
-10.0 gradi, di certo la temperatura piu' rigida
beccata
da qualche membro della spedizione. Di contro il
cielo era
molto scuro per i canoni di Serra La Nave, e bisogna
dire che
non abbiamo sofferto troppo il freddo, sia perche'
ci muovevamo
continuamente (all'inizio abbiamo dovuto spalare
un bel
po' di neve per creare una nicchia per gli strumenti) sia perche'
eravamo
ben attrezzati. E poi non c'era l'umidita', che ad esempio
esalava
il terreno della Pitarrone nella notte delle Leonidi.
Ovviamente
non mancano le storie amene da raccontare.
E' stato
battuto il record di "dimenticanza strumenti": Gianfranco ha
lasciato
a casa la montatura del suo telescopio,
sul quale
ci basavamo per la parte migliore dei programmi fotografici!!!
Alle 18,15
scende di corsa con Emilio per recuperare il pezzo. Alle 20
sono gia'
di ritorno. Io, Concetto e Salvo avevamo gia' nel carniere
un gruppo
di foto con un teleobiettivo da 400 mm e un 135 mm su montatura
Mizar:
ormai con le nuove pellicole, in particolare la Kodak E200
che va
sviluppata a 1000 ISO, i tempi sono dell'ordine della decina
di minuti
con grossi tele e di mezz'ora con grossi telescopi(!).
Alle 01:15 battevamo gia' la strada del ritorno, non troppo
distrutti
(il caro Santi, custode dell'Osservatorio,
ci permetteva
ogni tanto di spezzare la stanchezza accogliendoci
al calduccio)
e soddisfatti delle foto e delle osservazioni.
I soggetti
fotografici
sono stati
i soliti (indovinate un po'?...) seguendo la mia filosofia
per la
quale si paghi il prezzo di fotografare sempre la stessa cosa
facendo
tutte le possibili prove pur di
non piu'
dover proferire piu' commenti come
"e' un
po' verdina, pero' e' spettacolare", "forse ci voleva
qualche
minuto di posa in meno", "c'e' un micromosso", ecc ecc..
Va
segnalato che Salvo ha visto con certezza l'asteroide Vesta ad
occhio
nudo e abbiamo osservato due debolissime comete col
Meade di
Gianfranco. Fantastico il bolide di mezzanotte
con scia
persistente e frantumazione (proveniva dall'Orsa Maggiore).
Alla
fine via libera al flash per le foto di gruppo. Anche una volpe e'
stata oggetto
dei nostri flashes. In cambio ha preteso parte del
cioccolato
di Gianfranco.
Giuseppe
Marino