Una notte di stelle e di... marziani



ACIREALE - Folla, autorità, calore alla «prima» del nuovo telescopio del Liceo scientifico «Archimede» di Acireale, inaugurato venerdì sera e nell'occasione «testato» da una quantità di entusiasti, che si sono trattenuti sino a tardi per aspettare che venisse a tiro il pianeta Marte, attualmente in favorevoli condizioni di prossimità alla Terra ma molto basso sull'orizzonte.
Il «pianeta rosso» è venuto bene a tiro dopo le 22.30, e ce n'è voluta per smaltire la fila dei curiosi che attendevano di poter dare un'occhiata, dopo essersi saziati di panorami e di montagne lunari. La serata s'era rimessa al bello dopo lo stop imposto dal transito di un consistente banco nuvoloso: e Marte non ha mancato di mostrare, al fuoco Newton dello specchio principale, le nubi della calotta polare sud e alcune delle grandi macchie dell'emisfero meridionale. Qui comunque è emersa, come per ogni osservazione celeste, la necessità che gli oggetti da ammirare siano prima illustrati a sufficienza, per intendere quello che realmente si vede: nel nostro caso, non Marziani a passeggio ma il il piccolo disco giallo-aranciato di un pianeta che, pur vicino, sta transitando a più di 60 milioni di chilometri dalla Terra. Non potevano bastare le spiegazioni date «sul campo» dai volenterosi, bravissimi assistenti del Gruppo astrofili catanesi intanto che guidavano e sorvegliavano gli strumenti, peraltro apparsi ben collimati e messi in stazione.
Ci sarà, naturalmente ancora da fare e da collaudare: ad esempio, va provato il sistema ottico alternativo, tipo Cassegrain, che consente di osservare attraverso la culatta del telescopio, sfruttando l'apposito foro nello specchio principale.
Qui merita un cenno la cerimonia inaugurale, cui hanno dato sostanza e incisività gli interventi del preside Casimiro Nicolosi, del vicepresidente della Provincia Francesco Seminara, in rappresentanza del presidente Musumeci, dell'assessore alla Pubblica istruzione Lo Presti; di Luigi Prestinenza presidente degli astrofili catanesi e del prof. Marcello Rodonò, direttore dell'Osservatorio astrofisico di Catania. Le caratteristiche del telescopio Marcon-Zen di 410 mm e del rifrattore di 150 mm che lo accompagna sono state brevemente illustrate dal dott.Salvo Spampinato, che ne aveva curato la messa in opera.
I programmi d'attività della specola «Archimede» saranno ora definiti d'intesa fra Liceo, Provincia e Gruppo Astrofili, con il proposito di aprire la struttura al massimo di studenti, anche di altre scuole, e a gruppi di visitatori. Telescopio e strutture di protezione sono stati benedetti da padre Barbarino; fra i presenti, moltissimi insegnanti del circondario e il presidente degli astrofili jonico-etnei di Riposto, il dott. Santoro.